Le sonde
Voyager 1 e
Voyager 2 rappresentano due delle missioni più ambiziose e durature della storia dell’esplorazione spaziale. Lanciate nel 1977 dalla NASA, queste sonde hanno trasformato la nostra comprensione del sistema solare e continuano a inviare dati preziosi mentre viaggiano nello spazio interstellare.
Il Lungo Viaggio delle Voyager
Le sonde Voyager furono inizialmente progettate per esplorare i pianeti esterni del nostro sistema solare: Giove, Saturno, Urano e Nettuno.
Voyager 1, lanciata il 5 settembre 1977, e Voyager 2, lanciata il 20 agosto 1977, completarono queste missioni con straordinario successo, fornendo immagini dettagliate e scoperte significative sui giganti gassosi e sui loro satelliti.
Dopo aver completato le loro missioni primarie, le sonde hanno continuato il loro viaggio verso i confini del sistema solare. Nel 2012, Voyager 1 ha fatto storia diventando il primo oggetto costruito dall’uomo ad entrare nello spazio interstellare, seguita da Voyager 2 nel 2018. Questi passaggi segnano la transizione delle sonde dal sistema solare all’ambiente interstellare, un territorio inesplorato ricco di nuove opportunità scientifiche.
La Distanza Attuale dalla Terra
Nel 2024, entrambe le sonde Voyager si trovano a distanze incredibili dalla Terra.
Voyager 1 è attualmente a circa 24 miliardi di chilometri dalla Terra,
mentre
Voyager 2 è a circa 20 miliardi di chilometri.
Per mettere queste distanze in prospettiva, la luce impiega più di 22 ore per viaggiare dalla Terra a Voyager 1 e circa 18 ore per raggiungere Voyager 2.
Queste distanze sono così vaste che le comunicazioni con le sonde richiedono un’infrastruttura estremamente avanzata. La NASA utilizza il Deep Space Network (DSN), una rete di antenne radio dislocate in varie parti del mondo, per mantenere il contatto con le Voyager. Le sonde inviano segnali a bassa potenza che vengono captati dalle antenne del DSN, e ci vuole quasi un giorno per ricevere una risposta a un segnale inviato dalla Terra.
Le Scoperte Continua
Nonostante la loro età e la crescente distanza, le sonde Voyager continuano a funzionare e a fornire dati scientifici preziosi. Gli strumenti a bordo delle sonde monitorano il campo magnetico interstellare, il plasma e i raggi cosmici. Questi dati aiutano gli scienziati a comprendere meglio l’ambiente interstellare e la bolla di particelle cariche che circonda il nostro sistema solare, conosciuta come eliosfera.
Uno degli aspetti più affascinanti delle missioni Voyager è il “Golden Record”, un disco di rame placcato in oro che contiene suoni e immagini della Terra, progettato per comunicare la storia del nostro pianeta a qualsiasi forma di vita intelligente che possa incontrarlo. Questo messaggio di pace e conoscenza è destinato a durare miliardi di anni, un simbolo duraturo dell’ingegno umano.
Il Futuro delle Voyager
Le sonde
Voyager continueranno il loro viaggio nello spazio interstellare finché le loro risorse energetiche lo permetteranno. Gli scienziati stimano che le sonde potranno continuare a inviare dati almeno fino alla metà degli anni 2030, quando le riserve di energia si esauriranno. Dopo di che, le Voyager continueranno il loro viaggio silenzioso tra le stelle, portando con sé il messaggio della Terra.
In conclusione, le sonde Voyager rappresentano una delle più grandi imprese della scienza e dell’ingegneria umana. Anche a decenni dal loro lancio, continuano a spingere i confini della conoscenza umana, esplorando regioni dello spazio dove nessun altro veicolo ha mai viaggiato. Le loro incredibili distanze dalla Terra nel 2024 sono un testamento alla nostra capacità di esplorare e comprendere l’universo in cui viviamo.
