La figura verde: un ricordo che non svanisce

Circa 35 anni fa, quando internet ancora non esisteva e avevo solo 5 anni, vissi un’esperienza che cambiò per sempre il mio modo di vedere il mondo. Oggi voglio condividere questa storia per la prima volta, un ricordo che è rimasto impresso nella mia memoria come se fosse accaduto ieri.

Mentre i miei genitori erano in cucina ad aiutare i miei nonni per il pranzo, stavo giocando e correndo, come fanno tutti i bambini di quell’età. A un certo punto, curioso e spensierato, mi avvicinai alla porta della camera da letto della nonna. Non avevo alcun motivo particolare, solo la naturale voglia di esplorare. Aprii la porta all’improvviso e fu allora che lo vidi. Una figura straordinaria, alta almeno due metri, sdraiata sul letto. La sua pelle era verde, squamosa, e il suo corpo sembrava umanoide ma allo stesso tempo profondamente diverso.

Non si aspettava di essere scoperto, questo era chiaro. Quando la porta si aprì, si alzò lentamente con il busto, lasciando le gambe distese fino alla punta del letto. Il movimento non era frettoloso o aggressivo; sembrava più che altro sorpreso, come se non si aspettasse che qualcuno entrasse in quel momento. Mi fissò, e anche se non ricordo i dettagli del viso, il suo sguardo è rimasto impresso nella mia memoria come qualcosa di intenso e profondo.

Preso dal panico, chiusi la porta di colpo e corsi via, urlando e piangendo. Ricordo distintamente di aver detto a mia madre: “Nella camera della nonna c’è un mostro!”. Lei mi seguì immediatamente per controllare, ma quando riaprimmo la porta insieme, non c’era più nulla. Il letto era vuoto, la stanza era esattamente com’era sempre stata. Non c’erano segni di qualcosa di insolito, nessuna traccia che potesse confermare ciò che avevo visto.

Quell’evento rimase con me, non come un sogno o un’allucinazione, ma come un ricordo vivido, nitido, come se fosse successo ieri. Per anni mi sono chiesto cosa fosse quella figura e perché fosse lì. Non sembrava ostile, ma nemmeno completamente rassicurante. Era come se fossi entrato in un momento che non avrei dovuto vedere, come se avessi interrotto qualcosa di misterioso.

Da adulto, mi domando spesso cosa sarebbe successo se fossi rimasto lì, se non avessi chiuso la porta e fossi rimasto a osservare. Avrei avuto risposte? Avrei capito chi o cosa fosse quella figura? Questi interrogativi restano senza risposta, ma hanno alimentato una curiosità profonda verso l’ignoto.

Questo evento rimane per me un mistero, ma è anche una fonte di ispirazione. Mi ricorda che il mondo è pieno di enigmi che vanno oltre la nostra comprensione e che condividere queste storie ci aiuta a riflettere su quanto sia vasto e sconosciuto l’universo in cui viviamo. Spero che questa storia possa stimolare la vostra curiosità e, chissà, magari trovare chi ha vissuto qualcosa di simile.

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